domenica 24 maggio 2020

Robert Prosinecki

dal Guerin Sportivo n.2 del 1988


Per la prima volta nella storia della Jugoslavia, calciatore dell'anno è stato eletto un ragazzo non ancora diciannovenne, quel Robert Prosinecki della Stella Rossa che ai Mondiali Juniores in Cile, fu proclamato miglior calciatore della manifestazione. Calcisticamente nato a Zagabria, Prosinecki si è avvicinato al calcio quando, come tanti suoi coetanei sui 12-13 anni, si presentò al campo della Dinamo per essere ammesso a una delle squadre giovanili del club biancoblu. A quei tempi responsabile dello staff tecnico era Miroslav Blazevic che, dopo averlo visto giocare, qualche volta gli si avvicinò e gli disse di cambiare mestiere. Robert continuò a giocare e con la formazione Juniores della Dinamo partecipo anche al torneo di Viareggio. A Zagabria però per il ragazzo c'era ben poco futuro. Quando la Stella Rossa gli propose di trasferirsi a Belgrado la sua risposta fu ovviamente affermativa; a volerlo nella squadra più popolare della Jugoslavia era stato l'allenatore Velibor Vasovic che vedeva in questo ragazzo di buona struttura fisica un fuoriclasse in potenza. Subito promosso titolare, Prosinecki è diventato presto il preferito dei tifosi, con il suo bagaglio tecnico che gli consente tutte le giocate possibili indipendentemente dalla posizione in campo. Certi suoi lanci di cinquanta metri in cui precisione e potenza si sposano perfettamente, mandano in sollucchero non solo i tifosi della Stella Rossa ma anche quelli della squadra avversaria e c'è chi, vedendolo giocare, si è preso la briga di contare in quante combinazioni entri durante i novanta minuti. Non sono mai meno di 40/50 e il più delle volte risultano decisive o pericolose per gli avversari.

Vinko Sale

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